Nuova Riveduta:

Efesini 3:6

vale a dire che gli stranieri sono eredi con noi, membra con noi di un medesimo corpo e con noi partecipi della promessa fatta in Cristo Gesù mediante il vangelo,

C.E.I.:

Efesini 3:6

che i Gentili cioè sono chiamati, in Cristo Gesù, a partecipare alla stessa eredità, a formare lo stesso corpo, e ad essere partecipi della promessa per mezzo del vangelo,

Nuova Diodati:

Efesini 3:6

affinché i gentili siano coeredi dello stesso corpo e partecipi della sua promessa in Cristo mediante l'evangelo,

Riveduta 2020:

Efesini 3:6

vale a dire che i Gentili sono eredi con noi, membra con noi di un medesimo corpo e con noi partecipi della promessa fatta in Cristo Gesù mediante l'evangelo,

La Parola è Vita:

Efesini 3:6

E questo è il segreto: i pagani erediteranno insieme con i Giudei tutte le benedizioni di Dio. Tutti, sia Giudei che pagani, sono invitati ad appartenere alla sua Chiesa, e tutte le promesse di Dio, che si avverano in Gesù Cristo, valgono sia per i Giudei che per i pagani, quando accettano il suo Vangelo, di cui io sono diventato ministro.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Efesini 3:6

vale a dire, che i Gentili sono eredi con noi, membra con noi d'un medesimo corpo e con noi partecipi della promessa fatta in Cristo Gesù mediante l'Evangelo,

Ricciotti:

Efesini 3:6

e ciò è a dire che i Gentili sono coeredi e da formare unico corpo e compartecipi della promessa di Cristo Gesù mediante il Vangelo.

Tintori:

Efesini 3:6

che cioè i Gentili sono coeredi con noi e parte dello stesso corpo, e partecipano con noi alla promessa di Dio in Cristo Gesù mediante il Vangelo,

Martini:

Efesini 3:6

Che le genti sono coeredi, e dello stesso corpo, e consorti della promessa di lui in Cristo Gesù mediante il vangelo:

Diodati:

Efesini 3:6

acciocchè i Gentili sieno coeredi, e d'un medesimo corpo, e partecipi della promessa d'esso in Cristo, per l'evangelo.

Commentario abbreviato:

Efesini 3:6

Capitolo 3

L'apostolo espone la sua carica, le sue qualifiche e la sua chiamata ad essa Ef 3:1-7

Anche i nobili scopi a cui risponde Ef 3:8-12

Prega per gli Efesini Ef 3:13-19

E aggiunge un ringraziamento Ef 3:20-21

Versetti 1-7

Avendo predicato la dottrina della verità, l'apostolo era prigioniero, ma prigioniero di Gesù Cristo; oggetto di una protezione e di una cura speciali, mentre soffriva per lui. Tutte le graziose offerte del Vangelo e le liete novelle che esso contiene provengono dalla ricca grazia di Dio; è il grande mezzo con cui lo Spirito opera la grazia nelle anime degli uomini. Il mistero è il proposito segreto e nascosto della salvezza attraverso Cristo. Questo non è stato mostrato così pienamente e chiaramente nelle epoche precedenti a Cristo, come ai profeti del Nuovo Testamento. Questa era la grande verità resa nota all'apostolo, che Dio avrebbe chiamato i Gentili alla salvezza mediante la fede in Cristo. I doni della grazia divina sono accompagnati da un'efficace azione della potenza divina. Come Dio ha designato Paolo all'ufficio, così lo ha qualificato per esso.

Riferimenti incrociati:

Efesini 3:6

Ef 2:13-22; Rom 8:15-17; Ga 3:26-29; 4:5-7
Ef 4:15,16; 5:30; Rom 12:4,5; 1Co 12:12,27; Col 2:19
Ga 3:14; 1G 1:3; 2:25

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